Sunday 29 April 2012

Rome's Revolutionary Poets Brigade: Marco Cinque

Marco Cinque scrive, suona, fotografa, recita, pubblica saggi, poesie. Attraverso i linguaggi dell'arte veicola tematiche che attraversano i diritti umani, civili e ambientali, con una poetica accentrata sugli “ultimi” di ogni estrazione e latitudine. Realizza progetti multimediali nel vivo del tessuto sociale: teatri, centri sociali, piazze e soprattutto scuole di ogni ordine e grado. Vive a Roma.

noi resteremo qui, in piedi
sul bilico di un orizzonte possibile
perchè c'è rimasta solo una cosa più
difficile che tener duro: arrenderci!



© photo Edoardo Casini
                          




Rome's Revolutionary Poets Brigade: Alessandra Bava

Alessandra Bava nasce a Roma nell’anno delle barricate. Soggiorni all’estero in giovane età le impongono la frequenza di scuole americane ed internazionali. Si laurea in lingue e lavora come traduttrice. Nel 2010 ha un incontro catartico con il poeta Jack Hirschman in quel di San Francisco del quale è attualmente impegnata a scrivere la biografia. Sue poesie in lingua inglese sono apparse o sono in fase di pubblicazione su diverse riviste americane (Left Curve, Occupy Wall Street Poetry Anthology, elimae, ecc.). Il suo testo di poesie Guerrilla Blues (Edizioni Ensemble) è stato pubblicato nel 2012. Al momento sta curando un'antologia dei versi della Revolutionary Poets Brigade romana.


Qui, dove il rogo arse,
si accende la passione e ardiamo
anche noi in forma di parola,
perché la poesia è eresia.


© photo Miriam Di Domenico

Rome's Revolutionary Poets Brigade: Marco Lupo


Marco Lupo nasce in Germania, a Heidelberg. C'è una base della NATO, lì dove nasce, e impara presto la differenza tra le parole "muro" e "prato". Da piccolo volevo fare l'archeologo.
C'era tutta quella polvere, nei musei. Mi piaceva. I custodi, soprattutto. Torna alla terza persona. Scrive racconti inutili per antologie inutili. Pubblica racconti inutili su riviste, fanzine,
carte da pacchi, frigoriferi vintage, finestre troppo piccole. Nel 2001 lavora come operaio in una fabbrica di bottoni. Da allora non ha mai smesso di scrivere. Redattore di TerraNullius, creatore dei Mai Morti, assassino di germogli di soia e amante delle gambe lunghe, sta scrivendo un romanzo su ciò che sa dell'immigrazione. Per il resto, ha i capelli arruffati e un neo sul naso.


C'è il crepaccio spalancato di Lautréamont, quando cresci
e ti svuoti nel bagno, nella camera lucida e calma
ti svuoti di notte, mentre i tuoi dormono affamati di sonno
e tu cresci e insegui storie di uomini che hanno cacciato il
giorno

© photo Miriam Di Domenico

Rome's Revolutionary Poets Brigade: Olga Campofreda

Olga Campofreda è nata a Caserta nel 1987. Ha lavorato come giornalista per il quotidiano Il Mattino e attualmente si occupa di musica e cultura come freelance. Con Caffè Trieste (Giulio Perrone Editore) ha intervistato Lawrence Ferlinghetti, Jack Hirschman, Neeli Cherkovski e molti altri poeti della nuova avanguardia di San Francisco. Racconta e scrive un mucchio di storie e cura il blog La gallina bianca.


Ma io l’ho conservato sotto il letto
il senso delle cose
l’ho conservato lì.
Questa notte lo cerco.

© photo Edoardo Casini

Rome's Revolutionary Poets Brigade: Angelo Zabaglio a.k.a. Andrea Coffami


Sceneggiatore, ex-rapper e performer, Angelo Zabaglio a.k.a. Andrea Coffami, si esibisce da oltre dieci anni in reading letterari e slam poetry miscelando classicismo a futurismo, comicità a riflessione. Vincitore di numerosi slam poetry in Italia e all'estero, collabora attivamente con i collettivi romani Scrittori precari e Cricca33. Ha pubblicato la raccolta poetica Serio f'aceto (Edizioni Ensemble), il saggio umoristico Sovvertire il cinema (18:30 edizioni); la raccolta di racconti Lavorare stronca (Tespi, 2008) e la raccolta di poesie Non tutti i dubbi sono di plastica (Arcipelago Edizioni, 2007). Con Angelo Elle ha iniziato il progetto VERTIGO incidendo i dischi Hovogliadisbu (2010) e Di bocca in bocca (2012).


Dai trattati di pace e dalla pace all’amore,
dall’amore all’odio, da Kassovitz ad Asterix,
dalle pozioni magiche ai santoni in televisione,
dalla cultura popolare alla fine del mondo


© photo Miriam Di Domenico

Rome's Revolutionary Poets Brigade: John Claude Smith

John Claude Smith è uno scrittore californiano di narrativa,  poesia ed è anche un giornalista musicale. Ha oltre 50 racconti  pubblicati in diverse riviste ed antologie. La sua prima raccolta di racconti The Dark is Light Enough for Me (Ampichellis Books) è stata pubblicata nel 2011. Vive nella Bay Area ma aspira a trasferirsi a Roma.


existence as a vapid entity
follower amongst the legions of insipid pawns
to the god of artifice and plastic smiles
clones to the current fad
reflections of the latest pop icon
an excuse for your very being

pardon my revulsion as I puke

© photo Miriam Di Domenico

Rome's Revolutionary Poets Brigade: Ludovica Lanini


Su Ludovica Lanini (Roma, 1987), linguista e ambientalista, non c'è nulla da dichiarare.



Ammettilo, su: hai pianto anche tu per le rughe d'espressione
materializzatesi maligne, una mattina, allo specchio,
hai provato pieno dolore per la tua smunta statura mediocre,
hai maledetto dèi inferiori e superni per l'addome floscio toccatoti
in sorte;
non hai mai bestemmiato per la morte che mangi.

© photo Edoardo Casini

Saturday 28 April 2012

REVOLUTIONARY POETS BRIGADE -- DICHIARAZIONE D’INTENTI


REVOLUTIONARY POETS BRIGADE
DICHIARAZIONE D’INTENTI

ADESSO
In qualità di poeti abbiamo una posizione privilegiata per cogliere le possibilità del nostro tempo, riportando in vita la lingua e prendendo parte al movimento che si sta raccogliendo mentre parliamo.

È L’ORA
La poesia è sempre stata e sempre sarà non solo il modo in cui il poeta ascolta il suo essere interiore, ma un modo in cui lo spirito dei tempi, nella sua incarnazione più lungimirante, si esprime e si fa udire. In tempi di crisi e di  cambiamento, come quelli che stiamo vivendo, si ha un particolare bisogno di novità “senza le quali,” come affermava W.C. Williams, “moriremmo.”

Affermiamo ciò che vediamo: ovvero che vi è un sistema, il capitalismo, che non avrà pace finché non avrà estratto ogni goccia dalla terra disperata. Affermiamo ciò che vediamo: ovvero l’oppressione della nostra classe, costretta nelle strade e nei vicoli delle nostre città, costretta nel fango, perché non vi è profitto nel salvaguardare vita e salute. Siamo messaggeri della rivoluzione e della consapevolezza che le sottostà e che la muove.

PER I POETI RIVOLUZIONARI
Nella lotta comune verso la libertà, ogni individuo d’istinto afferra lo strumento migliore nelle proprie mani. In qualità di artisti, disponiamo dello strumento migliore di tutti, dell’abilità di ispirare, trasformare ed affrancare, proprio nel preciso istante in cui accade,  mentre le vecchie e malate modalità arrugginiscono, soffocano, balbettano e sbiadiscono. Poeti, lame da rasoio dal margine affilato del pensiero sociale,  e tutti i compagni artisti dal coraggio visionario, rimanete vigili per questa opportunità storica, conducete con stentorea voce rivoluzionaria tutta l’umanità a vivere realmente e a prosperare in questo comune spirito!

BRIGADE
Vogliamo pertanto creare una Revolutionary Poets Brigade (Brigata di Poeti Rivoluzionari) per dare risposte alle esigenze del momento,  incitando le menti confuse di oggi al futuro, inspirando con la passione del Mondo vivente, come preparazione allo sviluppo di un’azione maggiore e di più ampia scala della rivolta, l’azione che rovescerà questo sistema di avidità e sfruttamento.

Come una rete, possiamo essere presenti e partecipare  alla resistenza popolare che ci circonda tenendo eventi poetici, leggendo e parlando alle dimostrazioni e pubblicando volantini, opuscoli e libri. Unitevi a noi.

“Compagni…viaggerete con noi?
Rimarremo fedeli l’un l’altro finché vivremo?”

                 –Walt Whitman


Redatto originariamente da Bobby Coleman, Jack Hirschman,
Sarah Menefee and Cathleen Williams